domenica 17 luglio 2011

LEGALITA' E GIUSTIZIA (continuazione)

Allora, chi sono 'sti "PRE-POTENTI" di cui andiamo parlando fin dall'inizio del libro?
Sono soltanto dei semplici "IPOCRITI", quindi persone in "MALAFEDE" ma che non fanno poi così tanto male, oppure possono venire considerati a tutti gli effetti dei veri e propri "MALFATTORI"?
In questo settore del libro cercheremo di presentarne alcuni tipi, di vario ordine e grado, anche se al Mondo ce ne sono innumerevoli altri esemplari, più o meno subdolamente celati dietro colletti bianchi, cravatte eleganti, abiti pulitissimi e tanta, tantissima rispettabilità e, come sempre, non facciamo nomi e cognomi, così ognuno è libero di pensare a chi vuole.
Prima però un breve passaggio di carattere generale, in cui parliamo di come, fin da piccoli, si cresce e si diventa "PRE-POTENTI".

Ripetiamo che il significato di "MALAFEDE" è l'atteggiamento di chi induce "CONSAPEVOLMENTE" gli altri in errore e quindi chiunque agisca in tal modo dimostra chiaramente di essere (o perlomeno di poterlo diventare) un "PRE-POTENTE", con istinti non "IMMORALI" ma quasi del tutto "AMORALI".
Lo dimostra il fatto che se ad un bambino piccolo, non ancora "EDUCATO" al concetto di possesso, venisse voglia di mangiare della cioccolata su un piatto posato su un tavolo, non si porrebbe certamente il problema di chiedersi a chi appartiene la cioccolata e a nessuno verrebbe in mente di accusarlo di "MALAFEDE", perché tutti sanno che lo sta facendo "ISTINTIVAMENTE", esattamente come un animaletto che ha fame. Ma se lo stesso bambino, dopo aver ricevuto una certa "EDUCAZIONE", che può essere più o meno adeguata da parte degli adulti, "RUBA" la cioccolata e poi afferma di non essere stato lui, ha già assimilato il virus della "MALAFEDE".
Da quel momento esistono due possibilità: o produce "ANTICORPI" che lo aiuteranno a sconfiggere la malattia (assistito magari da adulti consapevoli), oppure la stessa cronicizza, con alte probabilità che quel bambino diventi un "PRE-POTENTE" e che quindi un domani, pur di avere e mantenere i propri "TROPPI SOLDI" e la possibilità di "SPRECARE" risorse altrimenti "COMUNI", non ammetterà mai niente, nemmeno se gli si metteranno sotto gli occhi dei documenti "UFFICIALI" con i quali gli si dimostra che così facendo sta condannando il Mondo al "DISASTRO"; immaginiamoci quindi se si riuscirebbe a riportarlo sulla retta via, cercando di convincerlo facendo affidamento solo su delle semplici "OPINIONI" personali o di parte.
Ciò vale sia per i "PRE-POTENTI" già in possesso di "TROPPI SOLDI" sia per coloro i quali, essendo dei "PRE-POTENTI" potenziali, guardano con occhio quasi adorante ai signori "PRE-POTENTI", diciamo così, ormai arrivati, convinti che potranno riuscire ad avere un giorno "TROPPI SOLDI" come loro.
Questi "PRE-POTENTI" in fieri, sia bambini con propensioni alla "PRE-POTENZA" sia adulti che da bambini non hanno potuto (poverini) esplicare appieno questa loro velleità "PRE-POTENTE", vengono avviati da un'educazione di "PARTE" sulla strada dei "TROPPI SOLDI", perché diventino col tempo "PRE-POTENTI" a tutti gli effetti (vedi ad esempio stipendi e carriere professionali milionarie sia pubbliche che private, giochi d'azzardo legalizzati e superpubblicizzati, casinò parastatali, assurda iperproduzione di beni effimeri con spinta all'iperconsumismo corroborato da ottuso ottimismo, ecc. ecc.) .
Cosa significa questo?
Che una società governata dai "PRE-POTENTI" con "TROPPI SOLDI", che si fonda sul culto dei "PRE-POTENTI" e dei loro "TROPPI SOLDI", non può che generare e far crescere figli e genitori votati a loro volta a diventare "PRE-POTENTI" affamati di "TROPPI SOLDI".
Ed in una società dove i "VALORI" sembrano essere solo ed esclusivamente i "SOLDI", gli unici "VALORI" che "UNISCONO" indissolubilmente "TUTTI" i vari signori più o meno "PRE-POTENTI", rendendoli "FORTISSIMI" e praticamente "INVULNERABILI" nei confronti di chi "PRE-POTENTE" non è (e che quindi nella vita ha altri "VALORI"), sono appunto i loro "TROPPI SOLDI".
Anche sul fatto se sia "ILLEGALE" o "INGIUSTO" che se ne posseggano "TROPPI" abbiamo già scritto e sulle altre possibili conseguenze pure.
Ciascuno di lor signori, sul proprio "GRADINO" sociale, posto nell'ambito della propria "CASTA", facente parte a sua volta di uno dei "SISTEMI" di cui abbiamo scritto, sa benissimo che per mantenere i propri "TROPPI SOLDI" ha bisogno che anche ogni altro "PRE-POTENTE" (al suo stesso "LIVELLO" di "POTERE") ne abbia "TROPPI", più o meno come lui, e sa pure altrettanto bene che qualunque altro "PRE-POTENTE" dichiarato o potenziale, situato ad un "LIVELLO" diverso dal suo (sopra o sotto poco importa), deve avere anch'esso i suoi "TROPPI SOLDI", relativi a quel "LIVELLO" di appartenenza, sufficienti affinché possa "SPRECARE" per conto proprio, in questa assurda scala di "VALORI".
Qual è la conclusione del discorso?
O si colpiscono i "PRE-POTENTI" (acclarati o in fieri) insistentemente e ripetutamente su ciò che è il loro punto di "FORZA" ma al contempo anche di "DEBOLEZZA", battendo e ribattendo quindi soltanto sui loro più alti "VALORI" (da ridistribuire poi in favore della "COLLETTIVITA'", in modo da cambiare "DAVVERO" questa "INIQUA" scala dei "VALORI"), oppure "TUTTO" rimarrà immutato e "TUTTI" gli altri "MILLE" problemi rimarranno irrisolti, nei secoli dei secoli.
Amen...


Una breve variazione sul tema dei "SOLDI".
Lo sapete tutti: di solito si dice che chiunque e qualunque cosa hanno un "PREZZO" e possono essere "COMPERATI" con i "SOLDI".
Forse è esatto o forse no, non sappiamo né vogliamo saperlo, ma noi speriamo vivamente di no.
Però di una cosa siamo assolutamente certi: sappiamo perfettamente qual è, per noi, la cosa più importante del mondo.
I "SOLDI", risponderete subito voi. Invece no, sbagliato!
La cosa più importante, da sempre, per sempre, dappertutto e per tutti, è il "TEMPO".
Infatti, non per niente, si dice che il "TEMPO" è "DENARO", con la differenza che di "SOLDI" se ne hanno in quantità molto differente da persona a persona, i "SOLDI" se ne vanno, ritornano, cambiano di mano, si modificano nell'uso, nella forma e perfino nella sostanza col variare delle situazioni storiche ed economico-sociali, mentre invece il "TEMPO" è assolutamente ed universalmente "UGUALE" per tutti ma, Einstein insegna, contemporaneamente "UNICO" per ciascuno di noi, solo ed esclusivamente "NOSTRO", strettamente "PERSONALE" e, una volta passato, non ritorna "MAI" più.
Se tutti meditassero davvero su quanto il "TEMPO" sia la cosa più importante e come troppo spesso lo utilizziamo male (pensandoci "PRIMA" che sia passato, "PRIMA" che sia troppo tardi e non "DOPO") probabilmente le nostre vite sarebbero completamente diverse, sia nei nostri che nei confronti altrui, e non sentiremmo troppo spesso rimpiangere cose non fatte che avremmo voluto fare o cose fatte che non avremmo voluto fare.
Eh sì, pensateci bene: è così o non è così?
Quindi ora, siamo sicuri, la maggioranza di voi dirà che proprio per questo motivo, siccome il "TEMPO" fugge e va, bisogna fare come affermavano gli antichi, "CARPE DIEM", ossia cogliere l'"ATTIMO", approfittare del "MOMENTO".
Ha dunque ragione chi, usando qualsiasi "MEZZO", magari pure "ILLECITO" o "INGIUSTO", utilizza il proprio "TEMPO" per darsi da fare, arrivando perfino ad approfittare degli altri, sottomettendoli e schiacciandoli, pur di avere "SOLDI" in abbondanza, per permettersi di vivere il proprio "TEMPO" su questa Terra nel miglior modo possibile, "SPRECANDO" e "SPANDENDO" a piene mani?
Seguendo la "LOGICA" del nostro ragionamento, sembrerebbe davvero che sia questo lo "SCOPO" primo e ultimo di una "VITA": fare tanti, ma tanti "SOLDI" per passare il "TEMPO" da vivere nel miglior modo possibile.
Siete sicuri che sia così? Ma proprio sicuri sicuri?
Se avete risposto "SI'", dovunque vi troviate, lasciate il vostro PC e scendete in strada.
Se troverete un manifestino appiccicato al muro con la richiesta di aiuto per un bambino malato di tumore, se incontrerete una giovane tossica che ha avuto solo la sfortuna di nascere in una famiglia che le ha negato l'amore fin dalla nascita, se troverete sulla vostra strada un padre di famiglia disoccupato che vergognandosi chiede l'elemosina per i propri figli, se incrocerete un vecchio disgraziato che rovista nei secchioni della spazzatura perché con la sua pensione crepa di fame, se... se... se...
Vi sembra solo la solita stupida "RETORICA" strappalacrime? Pensatela come volete.
In ogni caso, dopo ritornate qui, rileggete quanto scritto sopra e domandatevi nuovamente se siete tra coloro il cui "VERO" scopo nella "VITA" è quello di dedicare esclusivamente il proprio "TEMPO" ad accumulare "SOLDI".
Se, nonostante tutto, qualcuno tra voi si sentirà ancora di appartenere alla categoria degli "ADORATORI DEI SOLDI", lo preghiamo, ma lo preghiamo davvero con tutto il cuore, smetta definitivamente di leggere questo libro e, soprattutto, se ci incontrerà per strada, non ci rivolga nemmeno la parola: ci darebbe veramente "FASTIDIO" perfino soltanto dover rispondere a gente del genere...


Rileggendo velocemente ciò che finora si è scritto, a qualcuno potrebbero venire in mente "STRANE" domande, di cui una delle più probabili potrebbe essere la seguente:
- Ma l'autore, che parla sempre di togliere l'"OSSIGENO" (cioè i "SOLDI") a chi ne ha "TROPPI", è quindi contro il "CAPITALISMO"? -
Primariamente chiariamo un concetto: i termini "BUONO" e "CATTIVO" attengono allo stesso concetto di "GIUSTO" e "INGIUSTO", mentre le parole "ONESTO" e "DISONESTO" a quelle di "LEGALE" e "ILLEGALE", di cui abbiamo già parlato in precedenza.
Tenete presente la suddetta affermazione, grazie.
Fatta questa premessa rispondiamo (è brutto, non si fa, lo sappiamo, ma lo facciamo lo stesso) ponendo a voi un'altra domanda "articolata" in più punti.
Domanda "articolata" che vale come risposta alla questione.
- Mettiamoci prima d'accordo: cosa si intende per "CAPITALISMO"?
- Esiste un capitalismo in "BUONAFEDE" ("BUONO" ed "ONESTO") e uno in "MALAFEDE" ("CATTIVO" e "DISONESTO")?
- Qual è l'eventuale differenza fra un capitalista in "BUONAFEDE" e un capitalista in "MALAFEDE"?
- A prescindere da questo, se uno ha il superfluo con cui permettersi di "SPRECARE" senza ritegno risorse comuni, lo si può considerare nel "GIUSTO" o nell'"INGIUSTO"?
- Se infine dei tizi che dovrebbero addirittura rappresentare milioni di elettori da cui fra l'altro vengono pagati per legiferare, altri che predicano l'uguaglianza e non la sopraffazione del denaro ma incassano miliardi dalle proprie strutture commerciali, devolvendone una minima parte ai bisogni altrui, altri ancora che dicono di operare per tutelare i risparmi della gente comune ma poi aiutano praticamente solo chi già ha "TROPPI SOLDI", e tutti questi hanno a disposizione in un mese quello che milioni di "NORMALI" cittadini  non guadagnano neanche in qualche anno, li si può ritenere appartenenti alla categoria dei capitalisti in "BUONAFEDE" o in "MALAFEDE", "BUONI" o "CATTIVI"?...

Se lo dicessimo ad un qualsiasi "PRE-POTENTE", siamo sicuri che ci accuserebbe di "QUALUNQUISMO", "POPULISMO" e "DEMAGOGIA".
Infatti tutti i "PRE-POTENTI" in "MALAFEDE" vi diranno che in qualsiasi "SISTEMA" (sia "POLITICO", "ECONOMICO" e "TEOLOGICO") non sono importanti i "SOLDI" (salvo che per il "PARTITO", la "BANCA" e la "CHIESA", ovvio) ma che invece servono soprattutto convinzione, determinazione, impegno, dedizione, consenso e altre cosette del genere, tutte "VOLONTARIE" e "GRATUITE".
Quindi (diciamo noi) se da domani una persona "QUALSIASI" senza "TROPPI SOLDI", non "PARTITICIZZATA" e "LAICA" "andasse in giro a dire:
meno "SOLDI" ai "PRE-POTENTI" significa più "SOLDI" per i "CITTADINI",
meno "SOLDI" ai "MINISTRI" significa più "SOLDI" ai "CITTADINI",
meno "SOLDI" ai "SEGRETARI" significa più "SOLDI" ai "CITTADINI",
meno "SOLDI" ai "CONSIGLIERI" significa più "SOLDI" ai "CITTADINI",
meno "SOLDI" ai "PARTITI" significa più "SOLDI" ai "CITTADINI",
meno "SOLDI" alle "BANCHE" significa più "SOLDI" ai "CITTADINI",
meno "SOLDI" ai "FUNZIONARI" significa più "SOLDI" ai "CITTADINI",
meno "SOLDI" alle "CHIESE" significa più "SOLDI" ai "CITTADINI",
meno "SOLDI" ai "MANAGER" significa più "SOLDI" ai "CITTADINI",
meno "SOLDI" ai "GIORNALI" significa più "SOLDI" ai "CITTADINI",
meno "SOLDI" ai "SINDACATI" significa più "SOLDI" ai "CITTADINI",
meno "SOLDI" agli "ENTI INUTILI" significa più "SOLDI" ai "CITTADINI",
meno "SOLDI" alle "ASSOCIAZIONI" significa più "SOLDI" ai "CITTADINI",
meno "SOLDI" agli "ARMAMENTI" significa più "SOLDI" ai "CITTADINI",
meno "SOLDI" agli altri "SPRECHI" della "MALAPOLITICA" significa più "SOLDI" ai "CITTADINI",
ecc. ecc.
significa che i numeri "ELETTORALI" sarebbero dalla sua parte, cioè dalla parte di uno che, avendo pochi "SOLDI" ed essendo un cittadino "NORMALE" come tanti altri, dovrebbe venire votato da "MILIONI" di elettori che lo sceglierebbero perché si sentirebbero sicuramente più "ASCOLTATI", più "CAPITI" e meglio "RAPPRESENTATI" nelle istituzioni da uno come loro.
Significa questo?
Ma allora perché poi nessun Governo, che dovrebbe essere formato da cittadini "NORMALI" che rappresentano altri milioni di cittadini "NORMALI", riesce "MAI" a far applicare tante belle, buone e sante "INTENZIONI"?
Sarà perché appena quel tizio viene eletto, passa automaticamente ad un livello "SUPERIORE" di guadagni?
Ovvero sarà che se prima prendeva magari 1.000 o 2.000 euro al mese e capiva certe cose, adesso che ne guadagna il triplo, il quadruplo o dieci volte tanto, certi problemi non sono più "PRIORITARI", li mette sotto al mucchio e li "RIMANDA" sine die?
Sarà per questo?
E adesso anche a voi viene da pensare che ciò che abbiamo appena scritto è "QUALUNQUISMO", "POPULISMO" e "DEMAGOGIA"?
Scusate, ci dispiace per voi, ma allora viva il "QUALUNQUISMO", il "POPULISMO" e la "DEMAGOGIA".

(il capitolo continua nel prossimo post)

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